Piccola guida su come riconoscere un buon istruttore pilates .
Innanzi tutto la cosa più semplice consiste , non appena individuato il corso che ci interessa, nel trovare un momento per parlare di persona con il papabile insegnante prima di iscriversi o prendere appuntamento per la lezione. Già parlando con il nostro futuro trainer possiamo capire la sua capacità.
Subito dopo dobbiamo chiedere i titoli : non pensate di essere invadenti, un insegnante dovrebbe andar fiero di quanto ha studiato e mostrare certificazioni e attestati. Se poi volete essere pignoli, vi consiglio di googolare i nomi delle scuole dove hanno studiato.
Fin qui sono regole generiche che si possono applicare sia se scegliete di praticare pilates in palestra che in uno studio.
Per quanto riguarda il lavoro in palestra vi può bastare quanto scritto sopra oltre che l’empatia che si può sviluppare.
Invece per gli insegnanti qualificati negli studi pilates ci sono delle regole qualitative in più.
A questo scopo è nata da circa 3 anni una associazione a tutela sia degli insegnanti che dei clienti, con tanto di “sportello del cittadino”. Questa associazione si compone di un registro di insegnanti ammessi solo se certificati con determinati standard. Per questo infatti sono incluse solo poche scuole che rientrano in criteri rigidi. L’associazione si chiama APPI e potete seguire questo link https://www.appi-italia.com/ per ricavare tutte le informazioni possibili. Pensate che il requisito fondamentale affinché una scuola di formazione sia ammessa è quello che ogni corso completo sia articolato su 600 ore totali . Capirete quindi la differenza tra un insegnante che si è certificato in uno o due weekend ed un altro che lo ha fatto in 600 ore.
Non aggiungo altro ma vi invito a consultare con calma tutto il sito dell’Appi se avete bisogno di trovare un buon insegnante di pilates.
Buon pilates